Lunedì, 11 Marzo 2019 17:50

8 marzo 2019, Giornata Internazionale della donna a Catania

In occasione della ricorrenza della Festa della donna, venerdì 8 marzo 2019, nello splendido salone del Polo Tattile Multimediale in via Etnea 602 a Catania si è svolto l’incontro Donne, disabilità e lavoro organizzato dalla Sezione Territoriale dell’UICI di Catania con la Stamperia Regionale Braille di Catania insieme all’Assessorato alla Pubblica Istruzione, Attività e Beni Culturali, Pari Opportunità e Grandi Eventi del Comune di Catania.

Introduce la giornata la lettura di un brano di un sacerdote di Pax Christi sulla discriminazione sulle donne letto da Tiziana Gilletto, attrice e performer.

La moderatrice, Sarah Donzuso, fornisce alcuni dati sulla situazione lavorativa delle donne e delle donne disabili in particolare (relativi all’ingresso nel mondo del lavoro, alle opportunità, alla discriminazione a parità di titoli), dà quindi la parola al Sindaco di Catania, Salvo Pogliese.

Il Sindaco Pogliese sottolinea l’importanza della data dell’8 marzo e assicura che impegno e attenzione per le tematiche riguardanti le donne sono centrali per la sua Amministrazione potendo contare peraltro su una Giunta giovane e dinamica che lavora con serietà e senso di responsabilità anche nel momento di crisi che la città di Catania sta attraversando per assicurare il giusto clima nel contesto lavorativo alle donne che danno prova di efficienza e sono una risorsa che non può essere perduta. Il Comune ha aderito con delibera dell’1marzo u.s. al secondo Manifesto dei diritti delle ragazze e delle donne disabili con un Atto di indirizzo. Infine esprime gratitudine all’UICI e ringrazia la Presidente Rita Puglisi per ciò che viene fatto sottolineando che è proprio nei momenti di crisi che la fiducia è determinante.

Il microfono passa quindi all’Assessore alla Pubblica Istruzione, Attività e Beni Culturali, Pari Opportunità e Grandi Eventi del Comune di Catania, Barbara Mirabella. L’Assessore Mirabella pone l’attenzione sul fatto che importante e determinante è la condivisione delle esperienze per la raccolta di istanze, critiche, input. Assicura che il suo lavoro e quello di tutta l’Amministrazione è volto a rendere meno “imbarazzante” Catania, città dalle grandi risorse che in questo momento sta vivendo un periodo difficile in cui finiscono per emergere forme di violenza di ogni genere. Nonostante il dissesto però la guardia rimane alta. Queste sono state le sue parole a conclusione dell’intervento: “I pensieri ce li mettiamo in testa ogni giorno e facciamo in modo che proseguano”, cioè non si tralascia nessuna istanza, non si trascura nessuna proposta, le idee ci sono e l’impegno è che trovino le gambe per camminare e per diventare azioni. Ha quindi ringraziato l’UICI di Catania e la Presidente Puglisi per gli input che forniscono.

La parola passa all’Assessore ai Servizi Sociali e Politiche per la Famiglia del Comune di Catania, Giuseppe Lombardo, che mette l’accento sulla valenza simbolica, di festa, di riflessione della giornata dell’8 marzo per prendere coscienza e fare memoria della lotta femminista per conquiste sociali, economiche e politiche. Denuncia le inadempienze rispetto alla legge 68/97, auspica che in misura sempre maggiore siano avviati percorsi nelle scuole sulla tematica della violenza sulle donne, ricorda il problema del “Dopo di noi” rinnovando l’impegno del Comune per i disabili al di là del dissesto economico.

La parola passa a Linda Legname, Componente della Direzione Nazionale UICI e delegata del Presidente Nazionale UICI, Mario Barbuto. La Dirigente UICI si dice felice di essere presente all’incontro che affronta una tematica di così alto valore sociale e politico e avvia il collegamento in diretta con Slash Radio. L’Assessore Mirabella collega la diretta di Slash Radio alla pagina facebook del suo Assessorato. Linda Legname legge il messaggio del Presidente Nazionale UICI, Mario Barbuto, che include i saluti e una riflessione sulla tematica dell’incontro soffermandosi sul dato della discriminazione e della violenza che ancora colpiscono le donne e le donne disabili in particolare privandole del giusto riconoscimento che meriterebbero sia come persone che come lavoratrici.

Il Presidente della Stamperia Regionale Braille di Catania e del Consiglio Regionale UICI Siciliano, Gaetano Minincleri, porge un saluto e tributa alle donne il riconoscimento per la loro capacità di fare opera di convinzione e di incidere sulla volontà degli uomini riuscendo spesso ad influenzarli per il meglio.

Si conclude a questo punto il collegamento con Slash Radio e la moderatrice, Sarah Donzuso, passa il microfono al Presidente della Commissione Servizi Sociali del Comune di Catania, Seby Anastasi. Anastasi rileva che nel clima di deriva morale che l’Italia sta vivendo spesso si sentono commenti sessisti e la disabilità sembra sparita dall’agenda nazionale. L’impegno del Comune di Catania è quello di non far toccare le già esigue risorse destinate al sociale.

La moderatrice dà la parola alla Presidente UICI di Catania, Rita Puglisi, che sottolinea il ruolo dell’UICI nella collettività anche nell’ambito delle pari opportunità per le donne e in generale per le fasce più deboli. Nel pomeriggio sono infatti previste 10 visite nell’Ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica della Sezione Territoriale UICI di Catania per bambine siriane e donne somale seguite dal Centro Astalli di Catania. La Presidente ha quindi invitato al tavolo Jenny Leotta, giovane socia autrice del libro È una vita che ti sto aspettando, e parla di resilienza, perché le donne devono sempre volgere a proprio favore situazioni che sono spesso del tutto sfavorevoli, devono imparare già da bambine a fare i conti con frustrazioni, discriminazione, sottovalutazione. Tutto questo avviene in ogni ambito di vita e in particolare nel lavoro, settore in cui, se non sempre, molto spesso i successi e gli avanzamenti di carriera di una donna sono attribuiti più al fatto di essere l’amante di qualcuno che a professionalità, preparazione, doti personali. La Presidente Puglisi si augura e augura a Jenny che la scrittura possa diventare per lei un lavoro.

Il Sindaco, i due Assessori e il Presidente della Commissione Servizi Sociali del Comune di Catania vanno via perché devono presenziare ad altre manifestazioni, salutano perciò le persone sedute al tavolo e il pubblico intervenuto.

Viene quindi presentato da Anna Buccheri il libro di Jenny Leotta, È una vita che ti sto aspettando, pubblicato da Youcanprint lo scorso febbraio. Si tratta di un romanzo rosa che rispetta i canoni del genere per quanto riguarda la struttura e la storia rivisitandoli però in chiave contemporanea nel linguaggio e nell’ambientazione. Il libro ha la freschezza tipica delle opere prime; è sincero e vero, emozionante e tenero. Viene chiesto all’autrice se pensa di continuare a scrivere. Jenny Leotta risponde di non sapere se scriverà ancora, ma non pensava di scrivere nemmeno questo libro. Non ci ha creduto finché non ha tenuto tra le mani il volume, materializzazione di quello che aveva scritto al computer. Ha ringraziato la Presidente UICI Puglisi per aver creduto in lei e averle dato la possibilità di presentarlo in occasione dell’8 marzo, ringraziamenti e gratitudine ha rivolto anche a familiari e amici.

È stato un momento molto emozionante e coinvolgente, in cui le parole del libro hanno fatto da cassa di risonanza per sentimenti che ognuno ha nel cuore.

La moderatrice, Sarah Donzuso, ha invitato al tavolo Simonetta Cormaci, Referente per le questioni di genere della Sezione UICI di Catania, per fare il punto sul Manifesto dei diritti delle ragazze e delle donne disabili che aveva presentato l’anno scorso in occasione della Festa della donna.  Il Manifesto è stato scritto da donne disabili e quindi racconta dall’interno la doppia discriminazione alla quale vanno incontro le donne disabili che perciò devono avere più ostinazione e più tenacia. Nel Manifesto si esaminano tutti i campi dell’esistenza. Un particolare spazio è riservato al lavoro, perché il lavoro è fondamentale per la dignità della persona. Tutti devono essere sullo stesso piano, devono poter fare il lavoro che vorrebbero fare e non un lavoro qualsiasi, non accontentandosi di una formazione poco qualificante o limitata. I ritmi del lavoro sono come quelli della politica, costringono le donne a sostenere una fatica maggiore perché caricate anche di compiti di cura che ancora oggi sono per lo più di pertinenza delle donne. Le donne disabili sono sovraesposte alla violenza e alla discriminazione, si dimentica che sono soggetti con pari dignità, portatrici di esperienza e di umanità, capaci di risolvere problemi e di collaborare. È necessaria una maggiore consapevolezza non solo delle donne stesse, ma anche degli uomini.

La moderatrice saluta tra gli intervenuti in sala: il vice-Presidente UICI di Catania, Antonio Stoccato; la Presidente di Terziario Donna Catania, Matilde Cifali; il Segretario Generale UGL Catania, Giovanni Musumeci. Chiede quindi se qualcuno vuole parlare.

Segue un breve dibattito da cui emerge la difficoltà di trovare lavoro per le persone con disabilità, anche se qualche risultato positivo si va registrando come testimonia la Dirigente Nazionale UICI Linda Legname ricordando l’inserimento due anni fa di un ragazzo con Sindrome di Down in una pizzeria.

La moderatrice, Sarah Donzuso, a conclusione dell’incontro, restituisce la parola alla Presidente UICI di Catania Rita Puglisi per un’ultima riflessione. La Presidente svolge una considerazione sul fatto che in un ambiente maschile essere donna non è ancora oggi facile, nel quotidiano sono frequenti violenze verbali e intimidazioni che deludono le donne, le demoralizzano e le intristiscono, invece uomini e donne dovrebbero stare fianco a fianco: il diverso è bello perché si compensa.

Si chiude così una mattinata che ha coniugato la serietà e l’ampiezza degli argomenti affrontati con la disponibilità all’ascolto, con il rispetto dei ruoli e delle posizioni, lasciando il giusto spazio alla passione che deve sempre animare e sostenere le battaglie civili e politiche, intendendo per politica la partecipazione consapevole, matura e responsabile alla vita sociale.

A tutti i partecipanti (relatori, intervenuti, pubblico) sono stati offerti tulipani. Il tulipano è un fiore semplice, coloratissimo, elegante che, a seconda del colore, esprime passione, attenzione, buon auspicio, perdono. È un simbolo e richiede cura e rispetto per sé e per ciò che rappresenta, cura e rispetto che ha richiamato e rivendicato la Dirigente Nazionale UICI Linda Legname.